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Dal cibo ai personaggi celebri che hanno vissuto questa città, dagli imponenti monumenti storici fino ad arrivare alle eccellenze dell'automobilismo e molto altro ancora, ecco alcuni spunti sui luoghi da poter visitare durante il vostro soggiorno a Modena.

Duomo di Modena

Il Duomo fu fondato il 9 giugno del 1099 per iniziativa delle varie classi sociali cittadine, come affermazione dei valori civici, culturali e religiosi della nascente Comunità. Dedicato a S. Maria Assunta, custodisce le spoglie di S. Geminiano, Vescovo e patrono di Modena morto nel 397. Il sepolcro del Santo vi fu trasferito nel 1106 da una precedente cattedrale. La consacrazione avvenne nel 1184.

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Ghirlandina

A fianco dell’abside del Duomo, con i suoi 89,32 metri, si proietta verso l’alto la torre Ghirlandina, il simbolo della città di Modena. La Ghirlandina è stata battezzata dai modenesi con questo vezzeggiativo per il doppio giro di balaustre che incoronano la guglia, “leggiadre come ghirlande”. La Ghirlandina, insieme al Duomo e a Piazza Grande, dal 1997 fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelata dall’UNESCO.

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Palazzo dei Musei


Dopo l'Unità d'Italia, la volontà di riunire i diversi istituti conservativi e culturali della città all'interno dell'Albergo Arti, spinse alla firma, nel 1868 a Firenze, della prima stipula tra il Governo Italiano e l'Arciduca Francesco V d'Este per collocarvi i Musei Estensi, così da cedere il Palazzo Ducale alla Scuola Militare. Nel 1881 l'edificio venne quindi acquistato dal Comune di Modena che vi collocò la Biblioteca Civica d'Arte Poletti, l'Archivio Comunale e il Museo Civico.

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Palazzo Ducale

Costruito a partire dal 1634 su progetto dell’architetto romano Bartolomeo Avanzini, il Palazzo ha ospitato per più di due secoli la Corte Estense. Oggi l’edificio è sede dell’Accademia Militare. All' interno il Museo Storico dell'Accademia Militare contiene armi e armature, memorie, cimeli e militaria (bandiere, uniformi, tamburi ecc.).

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Galleria Estense

Istituita nel 1854 da Francesco V d'Austria-Este e collocata dal 1894 nell'attuale sede del Palazzo dei Musei, la Galleria Estense comprende quattro saloni e sedici salette espositive dedicate a quel cospicuo patrimonio artistico accumulato dai duchi d'Este fin dagli anni gloriosi della signoria ferrarese.

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Acetaia Comunale

L'Acetaia, creata nel 2003 nel sottotetto del Palazzo Comunale, a cura della Consorteria dell'Aceto balsamico tradizionale di Modena,ospita tre batterie: due più piccole, da sei botticelle ciascuna, che hanno preso i nomi dai fiumi Secchia e Panaro e una da dieci botticelle intitolata alla Torre Ghirlandina.

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Mercato Albinelli

Erede del tradizionale mercato che dal Medioevo ravvivava le strade e le piazze di Modena, il Mercato Albinelli è oggi il custode dei valori più genuini della cultura e della cucina modenesi, e di quel rapporto diretto che da sempre caratterizza la compravendita al dettaglio.

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Museo della Figurina

Il Museo della Figurina è nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’omonima azienda assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto. Nel corso degli anni egli ha raccolto centinaia di migliaia di piccole stampe a colori che nel tempo sono andate a costituire questa straordinaria collezione diventata museo all’interno dell’azienda nel 1986.

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Museo Casa Enzo Ferrari

Il Museo Enzo Ferrari sviluppa un’esperienza museale unica e coinvolgente, che arriva fino alle origini più autentiche del marchio più famoso al mondo. Stagliandosi nello skyline modenese con la sua inconfondibile forma a cofano giallo, racchiude la storia del fondatore della Ferrari, oltre che a presentare alcune tra le auto più belle e vincenti di sempre.

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Casa Museo Luciano Pavarotti

La residenza del Maestro Pavarotti è stata terminata nel 2005; è collocata nell’area che egli aveva acquistato, a metà anni Ottanta. La visita a questa casa consentirà di scoprire Pavarotti alla luce più intima e calda delle sue stanze, di avvicinarsi garbatamente alla sua memoria conoscendo le sue abitudini quotidiane, scoprendo l’uomo di casa smessi i panni del grande artista.

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